mercoledì 26 marzo 2014

Artest Café - Thai Snack Bar - Milano

Cattivo umore? Giornate NO con la "N" e la "O" entrambe maiuscole?!
La soluzione migliore è sempre una cenetta tranquilla con la propria migliore amica. Ancor meglio se si mangia asiatico. Ancora meglio se si sperimenta un locale nuovo.

Mercoledì scorso lo scenario della mia lunga chiacchierata serale con la mia insostituibile bff è stato l'Artest Café-Thai Snack Bar. Ne avevo sentito parlare da amiche, ne avevo letto una buona recensione su S'Notes e pareri invece divergenti su Trip Advisor, ci ero passata davanti più volte, ma non ero ancora riuscita a sperimentarlo di persona.

Piccolo locale in Moscova, dépendence dell'omonimo negozio di quadri, opere d'arte , oggetti d'arredamento e gioielli di provenienza esotica. 
Luci soffuse, salottini, atmosfera vintage e molto intima. Ecco, forse un po' troppo. Vero, ti senti quasi come se fossi a casa tua, ma più che altro a causa dell'assenza di altri esseri viventi a popolare gli altri tavoli: locale deserto di mercoledì sera. Casualità dettata anche dalla pioggia? Forse sì, forse no. Concedo il beneficio del dubbio.



domenica 23 marzo 2014

Fish Bar de MIlan - Milano

Sabato di pioggia in quel di Milano.
Altro che noia mortale, ce ne sono di cose da fare.

C'è da fare colazione da Pandenus con l'amica di sempre, perchè se il buongiorno si vede dal mattino allora questa tappa, almeno di sabato, non si può saltare. C'è da andare a ritirare il pettorale della Stramilano, che Il Meteo.it, con le sue previsioni a base di nuvole nere e lampi grigi, ti ha fatto eliminare rapidente da qualsiasi programma domenicale; ma vuoi non ritirare ugualmente la sacca, se non altro per poi instagrammarla con tanto di ashtag #nonpervenuto?!? C'è da andare in libreria a comprare Fai bei sogni di Gramellini e poi finire per trascorrerci un'ora intera a studiarti le trame di tutti i libri in esposizione. C'è da bersi il tè delle 5 ( rigorosamente Kusmi Tea!) dall'amica che non vedi da troppo, mentre si programmano le prossime vacanze estive. Ma soprattutto c'è da scoprire un nuovo locale appena aperto.

A trovarsi al centro del mirino delle mie recensioni del weekend, infatti, e' stato il nuovo Fish Bar de Milan, inaugurato in Brera giusto qualche settimana fa, e meta del mio pranzo di sabato scorso con l'amica foodie dichiarata.

lunedì 17 marzo 2014

100 Happy Days - Io ci provo.

CAN YOU BE HAPPY FOR 100 DAYS IN A ROW?

Così esordisce il manifesto di 100 Happy Days, nuovo, ultimo trend scoppiato sulla rete.


Non potevo non informarmi e soprattutto informarvene. Anche perchè devo ammettere che l'idea è davvero geniale, pur nella sua semplicità.


domenica 16 marzo 2014

Osteria Del Binari - Milano

E poi ci sono quei weekend in cui di buttare vestiti in valigia il giovedì notte per poi, il giorno dopo, macinare chilometri di autostrada o saltare sul primo treno o aereo che sia non ne hai proprio voglia.

Capita anche a me, l'iperattività fatta a persona. Il bisogno di ricaricare le batterie, concedersi un weekend milanese a base di libri, filmetti scaricati da Itunes, tentativi (non esattamente vincenti) di realizzare dolci commestibili, corsette al parco e poco più. 

Ma il bello è che anche così si riescono a scoprire, imprevedibilmente, nuovi angoli di Milano.

E' quello che è successo sabato sera. Una cena improvvisata all'ultimo minuto in zona Tortona e una rapida ricerca dei posti consigliati da S'Notes nell'insostituibile app Enjoy my Milan. Ci vuole poco a ritrovarsi seduta all'Osteria del Binari, davanti a un calice di prosecco di benvenuto.



Che dire?! Una piacevolissima sorpresa.

Cibo a regola d'arte - Milano

Considerate che sono cresciuta in una famiglia dichiaratamente milanista. La camera di mio fratello, un tempio rossonero; lui e mio padre imbambolati davanti a eterne partite di calcio in tv a tifare come forsennati; io, ignorantissima in tema di fuorigioco e compagnia bella, semplicemente adorante di lui, il capitano, Paolo Maldini.

Considerate anche che, tra tutte le ottime cene da ricordare degli ultimi anni, frutto di una accurata ricerca e selezione di nuovi ristoranti e chef da provare, il primo posto lo mantiene ormai da più di un anno il menùdegustazione del D'O di Davide Oldani. Sei mesi di anticipo per la prenotazione, ma che si sono fatti tutti ripagare da una cena indimenticabile.

Insomma, metti Paolo Maldini e Davide Oldani insieme, a due metri da me, e questo weekend appena concluso non poteva che iniziare bene!

L'occasione? La prima giornata di Cibo a regola d'arte, un percorso di masterclass, showcooking, degustazioni, workshop, conversazioni a tema food, che si svolge al Museo della Scienza e della Tecnologia  di Milano dal 14 al 23 marzo.
Un evento imperdibile per il popolo degli appassionati di cibo: quelli che lo preparano, quelli che lo consumano, quelli che seguono i personaggi che in questo settore sono diventati ormai delle vere star.


mercoledì 12 marzo 2014

Jack Savoretti - Blue Note - Milano

Estate 2013, barca al largo di Formentera, bachelorette day a base di sole, mare...e Jack Savoretti come soundtrack.

Non poteva esserci occasione migliore per scoprire questa voce pazzesca, di un fino ad allora sconosciuto cantante inglese con origini italiane. Ancor meglio scoprire poi, nelle mie immediate ricerche sul web, che apparteneva ad un volto altrettando degno di nota.

Che dire, c'è voluto davvero molto poco per farmi scaricare tutto l'album Before the Storm, unirmi ai follower di Jack su tutti i social network e diventare sua principale fan italiana!

Inutile aggiungere poi che, non appena ho saputo di una data live a Milano, non ho esitato un attimo a prenotare.
Ed eccoci quindi a martedì sera: il leggendario Blue Note, un'ottima cena (squisita la mia quinoa con pomodorini caramellati!) e un'ora di concerto live, che a confronto gli stessi brani ascoltati fino a ieri su disco non ti trasmettono nulla.
Definirci adoranti di Jack e della sua voce (su cosa ispiri poi quella voce..beh..meglio se  vado di censura..) è limitativo. 
Già lo eravamo prima, ora se possibile ancora di più.



martedì 4 marzo 2014

Just me, myself and I (e basta e avanza) - Questa sono io.


JUSTELIT. Questo il mio nickname su Instagram e Twitter.
Non un caso quell'IT, non una scelta studiata a tavolino. Bensì il retaggio di una ormai lontana adolescenza. Credeteci o meno.

Eh sì, il primo articolo sulle IT girls l’ho letto a 15 anni, proprio su Grazia, presenza fissa settimanale sul tavolino del salotto di casa da che ho ricordi coscienti.
Eravamo sul divano da me, io e la mia inseparabile amica, sorella, quasi gemella. Lo ricordo, eccome se lo ricordo, perché da quel momento ci siamo ufficialmente rinominate e per i successivi anni siamo state l'una per l'altra Elit&Catit.
Era l’epoca delle prime uscite serali, con la compagnia di amici più grandi. Ci sentivamo super alla moda, anche se sfoggiavamo look che ora non proporrei nemmeno per una festa in maschera. Ci sentivamo più avanti rispetto ai coetanei perchè i nostri fidanzatini avevano addirittura vent'anni. Ci sentivamo delle vere e proprio trend setter. Mai avuto dubbi in merito.
Ed è proprio così, grazie a un piccolo delirio di onnipotenza adolescenziale, che sono diventata prima di tutto Elit.



Con il tempo poi mi sono evoluta in Justelit, protagonista di Just me and the cities.
Un nuovo prefisso, "just", che potrebbe sembrare riduttivo, ma che rappresenta invece tutt'altro.
Sta ad indicare che sì, sono solo io. Ma quell'io basta e avanza. Perchè io sono un po' tutto.

Sankt Moritz - Engandina - Metti un weekend di tanta neve e tanto sci

"You never know where the day may take you" diceva Alfie. Grande verità.

Passo la vita a creare, aggiornare e depennare liste di to do, programmando pranzi e cene per il mese a venire in maniera a dir poco maniacale.
Ma l'inaspettato, guarda te, fa sempre capolino nelle mie giornate.

Ed è così che venerdì scorso, dopo pranzo, quando già avevo organizzato cena milanese con gli amici del master, ricevo un messaggio con invito last minute e mi ritrovo a scappare a casa in tutta velocità a infilare tuta da sci e pelliccia in un borsone: direzione Saint Moritz.

Oscar 2014 - La mia lunga notte (fortuna che ci sono le repliche)

Lo ammetto, non ce l'ho fatta a rimanere sveglia ieri notte. Due giorni in montagna a base di ore e ore di sport hanno avuto la meglio su qualsiasi muscolo del mio corpo, palpebre incluse. E così anche quest'anno mi sono persa il brivido della notte degli Oscar. Quasi vergognoso per una patita cinefila come me, che è capace di passare anche sette sere di seguito al cinema e non si è persa quasi nessuno dei film in nomination.

Certo mi sono addormentata tra i live tweet di Vanity Fair e Perez Hilton e risvegliata con un'invasione di commenti sulla vittoria di Sorrentino, ma anche l'occhio vuole la sua parte.

E così eccomi qui: divano, gelato e quella piacevole spossatezza post bikram del lunedì sera, davanti alla replica su Cielo.



E bisogna dire che la cerimonia degli Academy Awards è sempre emozionante.