domenica 23 marzo 2014

Fish Bar de MIlan - Milano

Sabato di pioggia in quel di Milano.
Altro che noia mortale, ce ne sono di cose da fare.

C'è da fare colazione da Pandenus con l'amica di sempre, perchè se il buongiorno si vede dal mattino allora questa tappa, almeno di sabato, non si può saltare. C'è da andare a ritirare il pettorale della Stramilano, che Il Meteo.it, con le sue previsioni a base di nuvole nere e lampi grigi, ti ha fatto eliminare rapidente da qualsiasi programma domenicale; ma vuoi non ritirare ugualmente la sacca, se non altro per poi instagrammarla con tanto di ashtag #nonpervenuto?!? C'è da andare in libreria a comprare Fai bei sogni di Gramellini e poi finire per trascorrerci un'ora intera a studiarti le trame di tutti i libri in esposizione. C'è da bersi il tè delle 5 ( rigorosamente Kusmi Tea!) dall'amica che non vedi da troppo, mentre si programmano le prossime vacanze estive. Ma soprattutto c'è da scoprire un nuovo locale appena aperto.

A trovarsi al centro del mirino delle mie recensioni del weekend, infatti, e' stato il nuovo Fish Bar de Milan, inaugurato in Brera giusto qualche settimana fa, e meta del mio pranzo di sabato scorso con l'amica foodie dichiarata.



In cucina Eugenio Boer (reduce dalle esperienze si Enocratia e Elita Bar), che sforna piatti a base pesce in tutte le salse. Letteralmente.
Proposte classiche come capesante gratinate, calamari alla griglia, caciucco alla livornese, ma anche alternative più esotiche e internazionali che spaziano da lobster roll e fish burger a black miso soup e chevice di branzino.
Per chi vuole tenersi leggero ma con gusto, il menù prevede anche tre insalateuna con baccalà, carote allo zenzero e dressing al lime e miele; un'altra con sgombro, insalata di arance e finocchi e ricotta e l'ultima con salmone scottato, rape rosse e feta.
Botta calorica assicurata invece con i frittionion rings al curry, anelli di calamari e salsa tartara, mondeghili del mare e patate fritte.

La mia scelta ovviamente non prende in considerazione questi ultimi, ma ricade su Thai Soupteriyaki di salmone fresco, noodles, gemogli di soia, verdure alla griglia e zuppa di latte di cocco, lime e curry. Meritevoli di applauso allo chef, senza dubbio.
Per la mia commensale invece Tacos di pesce: tortilla con pescato del giorno, guacamole e insalata di patate al peperoncino calabrese. Doveroso rubarne un assaggino per poter dare un giudizio: esame superato anche per questo piatto, ça va sans dire.

In generale, ottima la qualità delle materie prime, ottima la preparazione e presentazione dei piatti. Ottimo anche il servizio, con il personale estremamente disponibile che si dilunga a spiegarti ogni singolo piatto del menù.
Molto accogliente, infine, l'arredamento con archi a vista e muri sbrecciati, tavoli in legno neutro e inserti azzurri e sgabelli alti per le postazioni al bancone affacciato sull'esterno e per il tavolone nella saletta riservata sul retro.

Paghiamo il conto (20€ a testa, più che ragionevole!) e prendiamo un bigliettino da visita/ricordo da un'espositore di Fisherman's Friend (più a tema di così...)

Nel frattempo ci avvisano che dal giorno dopo inizia anche il brunch domenicale...
Mi sa che da buone "amiche del pescatore" torneremo molto presto a provarlo. E non è per nulla una promessa da marinaio.











Dove, come, quando:
Fish Bar de Milan
Via Montebello 7, 20121 Milano

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