domenica 24 marzo 2013

Pane e Acqua - Milano

Aspettavo il giusto spunto per inaugurare questo neonato blog e l'occasione si è presentata finalmente giovedì sera.
Cinque amici e tante chiacchiere. Basterebbe già questo a distrarsi dalla folle giornata lavorativa alle spalle. Ma se poi il tutto si svolge da Pane e Acqua il sorriso ci mette ancora meno tempo a tornare.

Location
Zona Sant'Ambrogio, un'ingresso quasi nascosto segnalato da una banalissima tenda rossa. Appena entri, però, capisci subito di non trovarti nel solito bistrot milanese. Una forchetta gigante appesa al muro accoglie i nuovi entrati, mentre gigantesci tovaglioli bianchi pendono come stalattiti dal soffitto nella stanza principale, il cui muro è ricoperto di finti funghi (o foglie?) in simil neoprene (anche sul materiale mi cogliete leggermente impreparata).
Tra l'altro, se ci si volesse portare a casa un souvenir della serata, non c'è problema: non la parete simil bosco, certo, ma tutti gli altri oggetti di arredo, sono infatti anche in vendita nel vicino Spazio Rossana Orlandi (http://www.rossanaorlandi.com/).
Ultima chicca: la carta igienica rossa, rende quasi obbligata una tappa alla toilette!









Cibo
Primo indizio sulla creatività dei piatti proposti arriva dal menu: non appena seduto, le cameriere ti consegnano dei semplici libri vecchi e usati. Mentre già ti stai chiedendo se sei capitato per sbaglio a un seminario di lettura, ecco che scopri, incollato sulle prime pagine, l'elenco delle alternative per la serata.
Una proposta limitata a pochi piatti, la maggiorparte dei quali ispirata alla tradizione piemontese (lo chef, Francesco Passalacqua, è originario di Alba), ma tutti rivisitati in chiave decisamente creativa.
Le mia due semplicissime "sogliole, puntarelle e riso nero, al profumo di yuzu" arrivano infatti perfettamente avvolte intorno al suddetto riso e stese su un letto di puntarelle. Assaggio e confermo l'apparenza: tutto delizioso!
La scelta del dessert invece ricade su "Panna cotta al cioccolato, frutto della passione, mango e biscotto allo zenzero". Non pessima, ma troppo pesante. Sbriciando tra i piatti dei vicini di tavolo avrei fatto meglio a orientarmi verso la "Torta alla robiola di Roccaverano".
Io mi fermo alla degustazione, essendo le mie (non) abilità culinarie ormai note ai più, ma per chi volesse carpire le tecniche di cucina che si celano dietro a questi piatti, lo chef organizza anche corsi diurni o preserali, seguiti da pranzo o cena (90€).
Versione fai-da te: è possibile acquistare in cassa il libro "La cucina delle stagioni in città", di Francesco Passalacqua e Francesca Giacobino (8€).








Giudizio
Un'ottima cena, con ottimo cibo, ottimo vino (e ovviamente ottimi amici). La stanza è piccola ma ben insonorizzata (sarà merito dei famosi funghi/foglie finti?!), la chiacchierata con i commensali scorre tra una portata e l'altra senza problemi. Anche il prezzo è decisamente ragionevole (40€).

Consigliato per:
Lo consiglierei, oltre che per un cena tranquilla tra amici, anche per una cena romantica, una cena di compleanno o il pranzo del sabato (zona centrale, ma lontano dal caos della vicina Porta Ticinese).
 
Dove, come, quando:
Pane e Acqua
Via Matteo Bandello 14 (MM S. Ambrogio)
Milano
Tel. 02-48198622
Chiusura: domenica e lunedì a pranzo

Budget:
40-50€

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