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giovedì 30 luglio 2015

Non solo veggie, è il turno del Bio - Vivanda - Firenze

C'è da dire che anche se siamo in dirittura d'arrivo per le tanto attese vacanze estive, anche se nel frattempo inganniamo il tempo con tanti bei weekend fuori porta - chi al mare, chi in piscina, chi alla ricerca di un po' di fresco in montagna -, anche se ormai l'unico posto in cui si sta veramente bene è il proprio divano, strategicamente piazzato davanti a un potente getto di aria condizionata, ahimé, ancora qualche giorno in città purtroppo bisogna farcelo.
Non so da voi, ma qui a Firenze si schiatta letteralmente di caldo, tanto che anche gli impagabili aperitivi in terrazza, sul Lungarno, in collina rischiano di mettere a dura prova perfino fisici temprati da anni e anni di Bikram

Io di mio ho seriamente sviluppato una dipendenza vitale da aria condizionata notte e giorno e ultimamente tendo a rifugiarmi a cena in qualche localino al chiuso vicino a casa (ogni distanza superiore ai 500mt mi sembra insormontabile con queste temperature sahariane)  per le ultime chiacchiere con le amiche pre partenza.

E' così che sono finita da Vivanda, di cui vi avevo già accennato nel post sul veggie boom fiorentino di qualche settimana fa (se vi foste persi il post, lo trovate qui), promettendovi che l'avrei provato al più presto.


Vivanda - Firenze

venerdì 5 giugno 2015

Dispensa Cibo Urbano - Roma


Ora, che io sia una grande appassionata di Roma e che non riesca a starci lontana per più di un paio di mesi non è un mistero.

Potrei dire di conoscerla più che bene, non ai livelli di Milano, certo, ma sicuramente meglio di Firenze (per ora almeno...).

Ho i miei posti del cuore, di cui vi ho già parlato in lungo e in largo ( cascasse il mondo, per un pranzo in centro in primavera non c'è nulla di meglio di un caro buon vecchio Ginger, questo lo sapete già).

Ma ciò non toglie che io sia sempre pronta a scoprire e provare (e consigliarvi) posticini nuovi.

Per esempio, durante il mio ultimo weekend romano, mentre passeggiavo con le amiche nel quartiere ebraico, con un caldo impressionante per essere solo inizio maggio ed un improvviso attacco di fame troppo forte per poter resistere fino a Ginger, ci siamo fermate da Dispensa - Cibo Urbano.



Dispensa Cibo Urbano - Roma
(scroll down for English version)

sabato 8 novembre 2014

Sunday brunch. Again. - Bianchi Café & Cycles - Milano


Altro giro, altra corsa. O meglio, altra domenica milanese e altro brunch in un posticino nuovo nuovo.

Domenica scorsa l'ormai rituale ritrovo con le amiche milanesi (ora che sono a Firenze tutta la settimana, resta l'unico momento per aggiornarsi con calma) si è svolto, tra pettegolezzi vari e programmazione di vacanze natalizie in Giordania, nel nuovissimo Bianchi Cafè and Cycles, aperto da appena un mese a due passi dal Duomo.




venerdì 17 ottobre 2014

Quando il sushi incontra lo smørrebrød - Smøøshi -Milano

Ultimo giorno di lavoro (ebbene sì, anche quello è arrivato) e ultima cena con le amiche milanesi (..magari glielo diciamo dopo che fra una settimana sono di nuovo qui, che ne dite?!...alla mia indole da protagonista piacciono tutti questi momenti di "addio"...).

Propongo di estrarre la location dalla mia lista "ristoranti da provare a Milano" (lista ancora molto lunga, mi toccherà tornare su nei weekend...) e la scelta ricade su Smøøshi, in via Monti: ho letto ottime recensioni dei suoi piatti recentemente, grande curiosità di assaggiarli finalmente in prima persona.



martedì 23 settembre 2014

Un angolo di Giappone nel cuore della città - Maido! - Milano

Sabato di fashion week milanese: nell'attesa di andare alla presentazione della collezione SS15 di Hogan alle Piscine Solari, cerchiamo un nuovo posticino in zona Tortona da provare per pranzo. 
Un rapido sguardo al mio elenco di ristoranti non ancora sperimentati (sì, ho una lista anche per quello, vi stupite ancora?!) ed ho subito trovato: è la volta buona che si va da Maido!, in via Savona, il giapponese di cui ho letto recensioni entusiaste su più di un blog (ma ammetto che ad avermi fatto venire l'acquolina in bocca una volta per tutte è stato il "segnaposto" di Closette). 
Ora tocca a me dire la mia!



venerdì 12 settembre 2014

Pensione Wildner - Venezia

C'è poco da fare: essendo nata e cresciuta a Padova (nonostante una certa tendenza a rinnegare le mie origini venete e spacciarmi per milanese doc), Venezia per me è quasi una seconda casa.
Ci sarò stata talmente tante volte da non poterle assolutamente ricordare tutte. Eppure, ogni volta, questa città continua a lasciarmi senza fiato. E lasciamo stare l'onda di turisti che ogni giorno invade le calli e tra cui ti devi destreggiare combattendo contro ripetuti attacchi di agorafobia, lasciamo stare anche il sali e scendi obbligato da decine di ponti che a fine giornata hai sudato come dopo una lezione di cross-fit e ti sono venuti i polpacci di Totti; perché poi ad un tratto ti perdi (sì, ti perdi sempre, c'è poco da fare, grazie a dio esiste Google Maps) e scopri nuovi angoli, nuovi scorci, nuovi locali che te la fanno amare. Con il sole estivo, ma anche con il grigiore autunnale (ecco, la pioggia e l'acqua alta anche no, però, grazie) , di giorno ma soprattutto di notte, quando la fiumana di turisti crolla a letto vestita e tu ti puoi aggirare in un città quasi deserta.

Tutto questo per dire che sono  tante le occasioni, tanti i momenti della giornata in cui mi sono trovata seduta nel locale di cui volevo parlare già da un po': il ristorante della Pensione Wildner.


mercoledì 26 marzo 2014

Artest Café - Thai Snack Bar - Milano

Cattivo umore? Giornate NO con la "N" e la "O" entrambe maiuscole?!
La soluzione migliore è sempre una cenetta tranquilla con la propria migliore amica. Ancor meglio se si mangia asiatico. Ancora meglio se si sperimenta un locale nuovo.

Mercoledì scorso lo scenario della mia lunga chiacchierata serale con la mia insostituibile bff è stato l'Artest Café-Thai Snack Bar. Ne avevo sentito parlare da amiche, ne avevo letto una buona recensione su S'Notes e pareri invece divergenti su Trip Advisor, ci ero passata davanti più volte, ma non ero ancora riuscita a sperimentarlo di persona.

Piccolo locale in Moscova, dépendence dell'omonimo negozio di quadri, opere d'arte , oggetti d'arredamento e gioielli di provenienza esotica. 
Luci soffuse, salottini, atmosfera vintage e molto intima. Ecco, forse un po' troppo. Vero, ti senti quasi come se fossi a casa tua, ma più che altro a causa dell'assenza di altri esseri viventi a popolare gli altri tavoli: locale deserto di mercoledì sera. Casualità dettata anche dalla pioggia? Forse sì, forse no. Concedo il beneficio del dubbio.



domenica 23 marzo 2014

Fish Bar de MIlan - Milano

Sabato di pioggia in quel di Milano.
Altro che noia mortale, ce ne sono di cose da fare.

C'è da fare colazione da Pandenus con l'amica di sempre, perchè se il buongiorno si vede dal mattino allora questa tappa, almeno di sabato, non si può saltare. C'è da andare a ritirare il pettorale della Stramilano, che Il Meteo.it, con le sue previsioni a base di nuvole nere e lampi grigi, ti ha fatto eliminare rapidente da qualsiasi programma domenicale; ma vuoi non ritirare ugualmente la sacca, se non altro per poi instagrammarla con tanto di ashtag #nonpervenuto?!? C'è da andare in libreria a comprare Fai bei sogni di Gramellini e poi finire per trascorrerci un'ora intera a studiarti le trame di tutti i libri in esposizione. C'è da bersi il tè delle 5 ( rigorosamente Kusmi Tea!) dall'amica che non vedi da troppo, mentre si programmano le prossime vacanze estive. Ma soprattutto c'è da scoprire un nuovo locale appena aperto.

A trovarsi al centro del mirino delle mie recensioni del weekend, infatti, e' stato il nuovo Fish Bar de Milan, inaugurato in Brera giusto qualche settimana fa, e meta del mio pranzo di sabato scorso con l'amica foodie dichiarata.

domenica 9 febbraio 2014

A spasso nel Chianti

Amici, Toscana, primo raggio di sole dopo dieci giorni di diluvio universale e un sorprendente buon umore...che si fa??? Giornata da gita fuori porta tra le colline del Chianti. Detto, fatto.

Due ore a studiare tutte le possibili destinazioni con relativi ristoranti consigliati (sia mai che dopo la cena degustazione rischiassimo di morire di fame) e alla fine la scelta ricade su Greve in Chianti.

Pranzo tipico che più tipico non si può alla Cantinetta Sassolini, a base di fiorentina e patate, cantucci e vin santo (di innovazione questo giro nemmeno l'ombra), passeggiatina per il borgo medievale, viste panoramiche a profusione su colli e vigneti.

Una delle rare volte in cui non rimpiango cosi tanto di non vivere a New York e sarei quasi portata a dire I love Italy.

Prossima gita della domenica?
Cortona e Ristorante La Buccaccia (consiglio di amica autoctona). 
Segnare in agenda.


venerdì 7 febbraio 2014

La.Vi - Roma

E poi c'e' un altro locale da menzionare dopo questa mia ultima trasferta romana: La.Vi.

Acronimo di due concetti agli antipodi come Latteria e Vineria: come potrebbe non piacere alla bipolare/multipolare quale sono un posto del genere?!

La filosofia e' infatti molto simile a quella del milanese Pandenus (altro mio spot prediletto per eccellenza): un unico spazio che fa colazione, pranzo, aperitivo e cena. Ma anche consegne a domicilio, scuola di cucina, catering. Perfino negozio: tutto, ma proprio tutto e' in vendita, dai tavoli alle sedie, ai quadri, alle piante e ai fiori. Anche la bicicletta che svetta sopra il bar? Si', anche lei.



Vino? Buono. Finger food? Bello (ammetto di non averlo toccato).
Ecco, l'aperitivo sarebbe stato piu' tranquillo se non fossimo stato coinvolti in una versione contemporanea del gioco delle sedie: cambio tavolo ogni venti minuti causa millantato arrivo di chi aveva prenotato (e facciamo finta di non aver visto almeno altre due sale completamente...vuote...mah).

Ginger - Roma

Sondaggio: dove potrebbe mai finire la sottoscritta alla ricerca di un weekend di distrazione con le amiche dopo un mese di lavoro matto e disperato?!
Chiaramente a Roma. Il weekend scorso. Quello dell'esondazione del Tevere per intenderci.

E come se non bastasse l'allarmismo apocalittico con cui ero stata messa in guardia per l'ingresso nella Capitale, il mio navigatore ha pensato bene di aggiungere un'ulteriore complicazione al tragitto: perche' prendere una comoda A1 quando puoi scendere verso Genova, passare per la Versilia, costeggiare la costa lungo l'Aurelia sotto il diluvio universale, superare Grosseto e Port'Ercole e giungere in Piazza di Spagna a notte fonde quando ormai il Tevere e' in secca?!

Ma, mi hanno detto, "it's not a real adventure until something goes wrong". E a me le vere avventure piacciono, si sa.

Delle 36 ore romane almeno un paragrafo merita quello che ormai eleggo come uno dei miei healthy spots preferiti: Ginger.