C'è da dire che anche se siamo in dirittura d'arrivo per le tanto attese vacanze estive, anche se nel frattempo inganniamo il tempo con tanti bei weekend fuori porta - chi al mare, chi in piscina, chi alla ricerca di un po' di fresco in montagna -, anche se ormai l'unico posto in cui si sta veramente bene è il proprio divano, strategicamente piazzato davanti a un potente getto di aria condizionata, ahimé, ancora qualche giorno in città purtroppo bisogna farcelo.
Non so da voi, ma qui a Firenze si schiatta letteralmente di caldo, tanto che anche gli impagabili aperitivi in terrazza, sul Lungarno, in collina rischiano di mettere a dura prova perfino fisici temprati da anni e anni di Bikram.
Io di mio ho seriamente sviluppato una dipendenza vitale da aria condizionata notte e giorno e ultimamente tendo a rifugiarmi a cena in qualche localino al chiuso vicino a casa (ogni distanza superiore ai 500mt mi sembra insormontabile con queste temperature sahariane) per le ultime chiacchiere con le amiche pre partenza.
E' così che sono finita da Vivanda, di cui vi avevo già accennato nel post sul veggie boom fiorentino di qualche settimana fa (se vi foste persi il post, lo trovate qui), promettendovi che l'avrei provato al più presto.